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It’s a TIMELESS classic!

17 Feb 2023 #alamode
Le nostre icone di orologeria preferite

by Maria Bellotto@thecashmerediaries 

Che amiate tenere sott’occhio lo scorrere incessante dei minuti che vi separa dalla fine della giornata, che vi piaccia sognare quando a New York brindano a suon di Mimosa e a Londra it’s tea time o che indossiate gli orologi, magari fermi alle 8 in punto del 1995, per una questione meramente estetica… noi vi capiamo. 

Dalla sua invenzione l’orologio è divenuto una vera e propria icona, quel tocco immancabile nel guardaroba sia maschile che femminile, a cavallo tra innovazione e – ma si diciamola questa banalità servita su un piatto d’argento! – classe senza tempo. 

Non siamo massimi esperti in materia e non vogliamo elevarci a critici di Haute Horlogerie, siamo dei semplici – non troppo – taste makers e dunque prendete i consigli a seguire come una nostra selezione personale all’insegna di uno stile timeless con il solito twist à la mode. 

 A seguire una carrellata Gourmode di orologi intramontabili, grandi classici che possiamo talvolta prendere in prestito dal cassetto di qualche gou gou avo o accaparrarci facendo qualche meritato km di fila prima che vada sold out.

Classici senza tempo

Linee classiche, cinturini in cuoio, design intramontabili: che voi abbiate un parente dandy con un orologio che è stato oggetto del vostro desiderio da innumerevoli giri all’indietro sul quadrante o che siate dei veri estimatori capaci di scovare pezzi di culto tra le vetrine delle vintage boutique, insomma che l’oggetto sia un’eredità legittima, illegittima o che siate degli astuti ricercatori del bello dall’anima retrò, con un pezzo così potrete giocare di diritto all’ereditiere puntuale. 

Che siano Cartier, Patek Philippe o Jaeger LeCoultre, poco importa, noi gou gou siamo come le gazze ladre, amiamo il bello, si sa.  

Ispirato ad un carro armato visto dall’alto – ai francesi piace mischiare stile e ars bellica – il modello Tank di Cartier è un simbolo di intramontabile eleganza. Non per nulla era il preferito di Jackie Kennedy, che ne possedeva uno in oro 18 carati, battuto all’asta di Christie a New York per quasi 400mila dollari. 

Ci piace il modello classico, da uomo, con cinturino in pelle vissuta, una chicca quello con quadrante nero o bordeaux, portato con un maglione morbido o che fa capolino sopra il polsino della camicia, come insegna l’Avvocato.  

Punti bonus se è la gou gou a portare il modello da uomo e per un tocco ancor più irriverente la risposta è un elegantissimo Calatrava di Patek Philippe. Très chic! 

E per gli eterni indecisi, per non rischiare d’essere paradossalmente in ritardo per il cambio orologio tra ufficio e grand soirée, la soluzione più sofisticata è un Reverso Duetto di Jaeger LeCoultre, una faccia “sobria” e un’altra opulenta e decorata di diamanti: perfetto dalla mattina all’abito da sera. Attenzione però, se lo rubate dal cassetto di vostra madre, ricordate la faccia in cui l’avete trovato e riportatelo rigorosamente entro mezzanotte! 

It’s animalier o’clock

Quando pensiamo ai nostri orologi gioiello preferiti li immaginiamo sensuali, provocanti, estremamente sofisticati ma dallo spirito selvaggio, ispirati al mondo animale.    

Uno tra tutti il Panthère di Cartier, le cui forme sinuose ricordano il felino simbolo della Maison e hanno consacrato il modello a icona dell’orologeria dagli anni Ottanta ad oggi. 

L’ispirazione animalier si fa ruggente con il modello Serpenti di Bulgari. La cassa dell’orologio è la testa del serpente che voluttuosamente si avvita intorno al polso con un cinturino prezioso che ricorda le squame dell’animale. 

Per avventurieri in orario

Nel 1904 Louis Cartier esaudisce il desiderio del celebre aviatore, Alberto Santos-Dumont: leggere l’ora mentre è in volo. Cartier stravolge l’orologeria creando il primo orologio da polso, il Santos di Cartier, che diventa quindi l’orologio dell’avventuriere per definizione. 

E si sa, da veri gou gou amiamo solcare i cieli in cerca di avventure, soprattutto se si concludono con un meritato plateau di ostriche freschissime e una coppa di champagne mentre ci godiamo le sere estive in Costa Azzurra… ma stiamo divagando. 

Nonostante il ragguardevole lavoro dell’amico Louis, per chi amava nuotare (e amava gli orologi al contempo), l’inizio del secolo era un periodo buio; almeno fino a che una giovane inglese, Mercedes Gleitze, nel 1927 non divenne la prima donna ad attraversare a nuoto il canale della Manica. E lo fece con al polso quella che diventerà una vera icona dell’orologeria: un Rolex Oyster.  

Ça va sans dire che l’orologio risultò 100% waterproof ed entrò nella storia insieme alla sua avventurosa proprietaria come il primo orologio completamente resistente all’acqua… e non poteva non prendere quindi il nome dal nostro mollusco preferito.  

Il Rolex Oyster Perpetual prende anche la veste Cosmograph Daytona, indossato da niente meno che Paul Newmann e progettato per rispondere alle necessità cronometriche dei piloti professionisti. Un gioiello nato per le gare.

Ma quindi aria, acqua, terra e… fuoco? In questa rassegna di imprese eroiche non possiamo dimenticare lo Speedmaster di Omega che con la missione Apollo 11 in dotazione agli astronauti diventa il primo orologio ad essere andato sulla Luna. Questa impresa memorabile gli vale un soprannome altrettanto indimenticabile: Moonwatch, l’orologio della Luna.

È vero che oggigiorno tra i ricchi catologhi dei brand il gou gou ha solo l’imbarazzo della scelta, ma se chiedete a noi, un buon vecchio modello classico e senza troppi fronzoli sarà un fedele alleato di qualsiasi avventura… anche se si tratta solo di sopravvivere sui tacchi durante la Fashion Week, o arrivare vivi alla fine della giornata per l’aperitivo al Bar Basso. 

Dunque, un cronografo massiccio fa sempre la sua figura, sia al polso del gou gou in ufficio (a ricordargli l’estate in barca a vela) sia a quello della mademoiselle gou gou – rigorosamente rubato a lui.

I’m in plastic - it’s fantastic!

Tuttavia il vero eroe, quello che ti fa perdere la testa, non si prende troppo sul serio. Non per nulla anche Daniel Craig, dopo il Seamaster Diver di James Bond e il Seamaster 1948 di Benoit Blanc, si è mostrato con un MoonSwatch al polso. 

Con la collaborazione tra Swatch e Omega – in Bioceramic e non in plastica, OK lo sappiamo – potete acquistare un biglietto per una missione spaziale un po’ come al cinema, ma solo se siete così abili da trovare ancora posti al botteghino visto l’out of stock globale. Le nostre missioni preferite? Saturno, Plutone e Giove! 

Insomma i gou gou lo sanno, l’autoironia non passerà mai di moda – per questo l’orologino coloratissimo in plastica ci piace.  

Imbarazzo della scelta se ci buttiamo sul brand per antonomasia, per l’appunto gli Swatch. Ma non storcete il naso gou gous: dal Grand Prix, un cult vintage nei suoi pazzi colori anni ’90, all’Elementary, questi orologi sono l’accessorio perfetto in accoppiata ad un completo serioso. Per ricordarci di sdrammatizzare sempre e comunque. 

Long story short, qualunque sia il vostro modello del cuore, ogni gou gou ama portare l’orologio da polso anche solo per fare il classico gesto di controllare l’ora e apparire tremendamente impegnato.  

Quelle heure est-il, gou gou?

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