Gazette

Banchetto Gourioso

22 Dic 2023 #gourmet
L’arte della Gourmode tavola edizione stravagante

By Clara Nanut @gour.mode 

“Anche l’occhio vuole la sua parte”, si suol dire; “soprattutto a tavola!”, diciamo noi.

Sì, è vero, sono i palati dei vostri commensali ad andare per primi deliziati, ma non bisogna dimenticare, per la golosa fretta di gustare, la cura della mise en place e del servizio, che per potersi definire gourmet à la mode risulta indiscutibilmente ESSENZIALE.

Ed è così che ogni Gou Gou che si rispetti avrà maturato in anni d’esperienza dell’ospitalità il suo famigerato stile nell’arte della Gourmode tavola che deve essere sempre e comunque unica, personale, originale e sorprendente.

Che sia un lezioso tè delle cinque tra amiche, una formale ed elegante cena di lavoro, una merenda in giardino all’ombra delle fronde, una festosa tavolata natalizia o ancora un informale pranzo della domenica in famiglia, ogni tavola ha il suo codice stilistico, regole e bon ton che possono essere sapientemente interpretate o per i più temerari addirittura infrante.

A nostro (non) modesto parere ci deve essere un unico fondamentale trait d’union in tutte queste tavole: avere un concetto, un’ispirazione e volerli esprimere con una personalità traboccante.

Raccontarvi la storia di una tavola classica sarebbe troppo semplice, per voi Gou Gous abbiamo immaginato una tavola stravagante e vi serviamo calde calde 5 regole auree per arredare un banchetto gourioso.

Perché ricordate che l’acquolina in bocca è direttamente proporzionale alla curiosità.

1) Vestire: la tovaglia.

Il vestito di un banchetto stravagante difficilmente sarà in Fiandra di cotone bianco salvo che non si voglia dare massima espressione agli accessori bislacchi o non si tratti di un white canvas su cui scrivere e disegnare durante la cena con pastelli colorati come fosse una tela di un dipinto.

Opteremmo piuttosto per una pazza tovaglia a stampa optical de La Double J o con squisiti ricami astratti di Casa Cabana o botanici di Loretta Caponi.

2) Accessoriare: il posto a tavola.

Per la mise en place di una tavola stravagante, possiamo riporre in soffitta il libro del galateo della nonna.

Su questa tavola l’unica regola è giocare.

Viene da sé che, se il vestito ce lo consente, possiamo di certo optare per quella che Bitossi Home chiama La Tavola Scomposta, mixando piatti con diversi motivi, i nostri preferiti? Abracadabra per le feste e Fabula per la bella stagione.

Ma vogliamo invece parlare dei Playplates di Laboratorio Paravicini? Giocosi caleidoscopi ispirati alle grafiche del cinema d’epoca.

Per chi vuole osare con ineguagliabile eleganza la collezione Oriente Italiano di Ginori trasforma una semplice cena in un’esperienza straordinaria.

E per i calici? Via alle forme e ai colori più insoliti, con i set della collezione Botanica di Ichendorf sembrerà di essere seduti a tavola con il Cappellaio Matto e Alice nel Paese delle Meraviglie e dai calici in vetro sfumato di Luisa Beccaria parrà di bere nettare di pura poesia.

3) Personalizzare: il segnaposto.

Ad una tavola così originale ogni commensale si aspetta una dedica speciale.

Un semplice cavalierino in carta con il proprio nome non li soddisferà affatto, se calligrafato e con nappina a corredo potranno di certo accennare un sorriso, ma perché non optare per un piattino del pane o porta tovagliolo con iniziali o ancor meglio un tovagliolo con personalizzazione ricamata?
Se tuttavia non si tratta di un evento, ma di una cena per meno di dieci ospiti, la dedica nominale risulterebbe eccessiva. Un piccolo dettaglio come un appoggia posate a forma di caramella di Gohar sarà un dolcissimo pensiero.

4) Decorare: il centro tavola.

Il banchetto gourioso non aspetta altro che essere decorato!

Consigliamo un diorama con fiori e farfalle e un ramo di corallo acquistati in via Fiori Chiari da Il Segno del Tempo per un inequivocabile ispirazione Wunderkammer. Una champagnera con teste di leone traboccante di fiori selezionata al mercato di Piazzola sul Brenta per Boutique Gourmode. Candelabri con candele colorate ritorte a torchon. Go maximal!

5) Sorprendere…

E se tutto ciò ancor non vi basta, fate viaggiare l’immaginazione verso l’infinito e oltre!

Collezionate conchiglie capienti e trasformatele in calici da martini o coppette da appetizer, vestite una bottiglia di vino con un grembiulino di pizzo, avvolgete una candela con un fiocco di seta, collezionate le posate più stravaganti in corno e madreperla o fatevi un giro su Boutique Gourmode sulla collezione Cabinet de Gouriosités, le conchiglie argentate e i cigni sale e pepe sono ancora disponibili, per poco.

Gouriouser and gouriouser?

Potrebbe
interessarti

Curiosité o Gouriosité?
Gazette
L’arte di indossare il foulard
Gazette