Gazette

La Cartolina da Milano

20 Mar 2022 #voyage
I posti più Gourmode di Milano secondo voi

La Cartolina è un format editoriale, a cui avevamo dato vita tanti anni fa, e che abbiamo deciso di riportare in auge con il lancio della Gourmode Gazette.

Vi ricordate quando alla fine di una vacanza si compravano le cartoline per delle persone care e si dedicava qualche ora a scrivere in bella calligrafia un pensiero, un saluto, un consiglio da un luogo che avevate visitato? Si compravano i francobolli e via, si inserivano le cartoline nella cassetta postale rossa, con quella frizzante emozione che ti lascia l’attesa, il dubbio di non sapere quando fossero giunte a destinazione, e con una leggera vertigine alle gambe per averle “gettate nel vuoto”, in una dimensione parallela, di cui il futuro è già scritto e da cui non si può più tornare indietro. Una tradizione che si è persa e che bisognerebbe rispolverare.

Ebbene, qui nella piccola redazione di Gourmode abbiamo deciso di farlo.

Come?

Chiederemo ai nostri lettori di mandarci delle Cartoline con dei consigli autentici dai loro luoghi del cuore, tips naturalmente in puro stile gourmet à la mode.

Perché chi meglio di un resident, un habitué, un insider può conoscere un luogo e farcelo scoprire?

Ma da chi e da dove cominciare? La domanda ci attanagliava e non trovavamo risposta.

Dunque, inauguriamo questa rubrica in maniera un po’ bislacca e speriamo non vi dispiaccia.

Abbiamo aperto un sondaggio e chiesto a voi, al nostro pubblico, quale fosse proprio secondo voi il posto più Gourmode di Milano.

Le vostre risposte ci hanno fatto un po’ sorridere, un po’ commuovere, e senza dubbio fatto intendere che la nostra community ha un valore davvero speciale. Un pubblico colto e sofisticato, che ama il lusso dell’autentico, della ricerca della nicchia, un pubblico prezioso che si riconosce in un vero e proprio stile di vita che ci piace definire gourmode.

Che dire, le prossime Cartoline promettono molto bene, iniziamo con questa ode a Milano.

Un grazie a tutti voi che l’avete resa speciale!

Peck

Who: Elena Fogazzaro, per gli amici Foggy.

Passport: enogourmand, un po’ fashion addicted, instancabile viaggiatrice, fan di bassotti e fenicotteri. A tratti nostalgica – la mia epoca dei sogni? Un mélange di Belle Époque, Saint Tropez anni ‘60 e Milano anni ‘80.

Il posto più gourmode di Milano secondo Elena:

Peck.

Avete presente Colazione da Tiffany? Sentendomi un po’ Audrey Hepburn, Peck per me è il pomeriggio perfetto passeggiando tra leccornie di ogni genere esposte come gioielli in una vetrina. E assaggiando con gli occhi passiamo da langoustines, caprini stagionati, carré d’agnello e paté – il tutto sapientemente impacchettato come regali da mettere sotto l’albero in quei sacchetti gialli che raccontano la storia di Milano. E inebriati da tutta questa beauté la conclusione perfetta: bollicina e parmigiano invecchiato al centro della boutique… Isn’t this simplement gourmode?

Peck – Via Spadari 9, Milano

Pasticceria Gattullo

Who: Nick Laus, nome d’arte.

Passport: nato tra le montagne, con la passione per le cose belle ed i tatuaggi brutti. Ciclista e suonatore di musica triste. Da ultimo avvocato.

Il posto più gourmode di Milano secondo Nick:

Pasticceria Gattullo.

Perché ogni volta che si entra in quell’atmosfera un po’ retro si percepisce ció che è stata Milano negli anni d’oro (e, si spera, ció che sarà). Studenti, professionisti e signore milanesi altolocate, dalla colazione all’aperitivo, tutti insieme. Ed il profumo di Gattullo ti entra in testa e ti fa sentire a casa, ogni volta.

Pasticceria Gattullo – Porta Lodovica 2, Milano

Giacomo Bistrot

Who: Giulia Zani.

Passport: nella mia vita l’arte fa da padrona, una passione oltre che professione. Lo studio e la ricerca del bello in ogni sua forma mi hanno spinta a viaggiare, ad uscire dalla mia zona di comfort e, proprio a Milano, il bello si cela nei luoghi più inaspettati… basta solo avere la giusta ispirazione e il coraggio di perdersi in un labirinto urbano ricco di sorprese!

Il posto più gourmode di Milano secondo Giulia:

Giacomo Bistrot.

A pochi passi dalle vie più battute e dal chiasso cittadino ci si imbatte in Giacomo Bistrot, una perla nascosta, incastonata nei muri senza tempo di una Milano tutta da scoprire. Accolti da camerieri in livrea e da ritratti appesi alle pareti, si scivola dolcemente in un’epoca passata dove eleganti librerie, ampi specchi e un paravento di foggia orientale scaldano l’ambiente, mentre le luci soffuse creano un’atmosfera intima e inebriante. Giacomo Bistrot è la location più Gourmode del capoluogo meneghino perché lì l’arte, oltre ad impreziosire l’ambiente, è servita anche in tavola con piatti gustosi e raffinati! Giacomo Bistrot è il rifugio perfetto per chi vuole riempirsi gli occhi di bellezza.

Giacomo Bistrot – Via Sottocorno 6, Milano

Giardino Renata Tebaldi

Who: Giulia Crestini.

Passport: be brave, always. 🥀

Il posto più gourmode di Milano secondo Giulia:

Giardino Renata Tebaldi.

Tra eleganti palazzi e magnolie in fiore, tutto parla di un romanticismo decadente. Il profumo dei fiori si mescola al sole e alla vita della città, trasportandoci in un’altra epoca. Luogo dove gli innamorati si dichiarano eterno amore, mentre se si chiudono gli occhi si può ancora sentire il soave canto di Renata Tebaldi.

Un’oasi di ricordi e di puro inno alla vita con tutte le sue emozioni e sfaccettature.

Giardino Renata Tebaldi – Piazza Nicolò Tommaseo, Milano

Villa Necchi Campiglio

Who: Francesca Vergnano, “Comtesse”.

Passport: textile art director and sales manager nel settore tessile. Amante dell’arte, del colore, dei materiali e di tutto ciò che, pur senza il bisogno della parola, riesce a trasmettere, comunicare ed emozionare. Esteta per natura, dispensatrice di passione, determinazione e positive vibes a tempo perso.

“Nulla è impossibile da ottenere: basta desiderarlo ardentemente, lavorare quotidianamente e conquistarlo audacemente”.

Il posto più gourmode di Milano secondo Francesca:

Villa Necchi Campiglio.

Essenziale e austera al di fuori, ricca ed elegante all’interno, la degna dimora di una famiglia destinata a diventare una delle più influenti all’interno del panorama industriale milanese.

Come potevo non citare questo come uno dei luoghi milanesi gourmode per eccellenza?

Rappresenta secondo me in pieno lo stile di vita che accomuna tutte noi piccole grandi imprenditrici di noi stesse: forti, belle da fuori fin dal primo impatto, ma ancora di più se conosciute nel profondo.

Eleganti e sofisticate per natura, non abbiamo bisogno di ostentarlo, si percepisce e basta.

Determinate, forti e ammirate.

Come fa una villa a rappresentare tutto ciò? Beh… sarà lei stessa a raccontarvelo, grazie alle tracce lasciate dalla famiglia che l’ha voluta, ottenuta e abitata.

Villa Necchi Campiglio – Via Mozart 14, Milano

Trattoria Aurora

Who: Sara Baschirotto

Passport: nata amante del bello, buongustaia e alla costante ricerca di novità culinarie, artistiche e di stile. Veneta d’origine, milanese d’adozione. Innamorata dei luoghi dall’atmosfera in bilico tra l’antica verve dei caffè meneghini e l’esprit de vivre delle brasseries parigine, con un tocco di British style. Il mio stile è eclettico e personale. La mia ispirazione le icone del passato, la dolcevita, ma anche le linee pulite ed essenziali dello stile nordico moderno.

Il posto più gourmode di Milano secondo Sara:

Trattoria Aurora.

L’insegna verde cela la sorpresa che accoglie i commensali. Una volta entrati, si viene trasportati in un’atmosfera d’altri tempi dove tutto, dalle abat-jour in tessuto agli specchi erosi fino alle sedute in velluto rosso, racconta di una città del passato, in cui il gusto floreale liberty era protagonista.

Fiore all’occhiello, il cortile segreto sotto il pergolato di vite selvatica.

Gourmet á la mode, with a hint of nostalgia.

Trattoria Aurora – Via Savona 23, Milano

Mercatino dell'Antiquariato sui Navigli

Who: Noemi Giovannino.

Passport: vintage media designer.

Mi piace la natura, flâner dove mi pare, ho occhi ballerini che scovano compulsivamente ispirazioni da catturare; accumulo immagini e cose creando il mio Cabinet de Curiosités multimediale. Scelgo cosa rispolverare, mi immagino una storia e con un tocco noémien diventa reale.

Nel guardaroba ho chicche spiritose e colorate, mi sento me stessa quando indosso cose antiquate. Ho un neo a forma di cuore, parlo al contrario, sono mancina; gioconda e anacronistica, un’ eterna fanciullina.

Il posto più gourmode di Milano secondo Noemi:

Il Mercatino dell’Antiquariato sui Navigli.

Per me è il luogo gourmode per eccellenza; un luogo che come pochi ti fa dimenticare dove ti trovi perdendoti tra bancarelle da cui pullulano ogni tipo di tesori; gli stessi tesori che sforna l’Atelier! Ecco più che un luogo sono entrambi un’esperienza, che ti accompagna in un viaggio in cui scopri che c’è storia e sostanza dietro a una bellezza da tanti scambiata per patinata apparenza.

Naviglio Ticinese, ogni ultima domenica del mese.

Attico della Torre Breda

Who: Gloria Sapienza.

Passport: sono una creativa e sono una delle fondatrici di The Rown Club, una realtà che unisce arte, moda, design, al centro della quale ci sono le donne ed i valori più importanti sono l’empatia e la connessione.

Il posto più gourmode di Milano secondo Gloria:

L’attico della Torre Breda.

Un luogo unico, dalla personalità elegante ed eclettica.
La terrazza, punto focale, e’ stata realizzata in marmo di Candoglia, lo stesso utilizzato per il Duomo. Al 29’ piano il paradiso, putti compresi, si sa che le statue sono un tema ricorrente nel mondo di Clara.

Torre Breda – Piazza della Repubblica, Milano

 

 

Clarita's Flat

Who: Giuseppe De Corato

Passport: amo il mondo dei tessuti e della sartoria maschile, tanto da averne fatto una professione. Pugliese d’origine, ma cittadino del mondo, martedì mi puoi trovare passeggiare in Savile Row con un doppiopetto in principe di Galles e venerdì sorseggiare un Margarita in un completo in Solaro color sabbia a Miami Beach.

Il posto più gourmode di Milano secondo Giuseppe:

Clarita’s Flat.

L’appartamento di Clara, founder di Gourmode è per definizione il luogo più Gourmode di Milano. La tana di Clara, avvolta da una nuvola di profumo all’ambra, è illuminata dalle luci calde delle abat-jour vintage mixate a lampade di modernariato. Da buon amante dei tessuti ho subito notato il mix tra velluti, sete e lana bouclé in una fusione tra antico e contemporaneo con la sua iconica palette tra colori nude e rosati e sfumature di verde salvia, oliva e smeraldo. Molto Clara, molto Gourmode.

Clarita’s Flat – Wonderland, Milano

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