By Alessandra Busacca @alessandra_busacca

Tra le attività culturali preferite dei Gougou, una in particolare merita la nostra attenzione: perdersi per giornate intere a bighellonare e visitare le Case Museo d’Italia. 

Questi luoghi, ricchi di storia, arte e ispirazione, sono mete affascinanti e senza tempo; l’occasione ideale per immergersi nel passato, esplorare le vite di illustri (ed eclettici!) abitanti e ammirare capolavori artistici altrimenti inaccessibili. Moltissimi collezionisti e personalità influenti, infatti, per conservare e dare testimonianza di immensi archivi, di collezioni bislacche e storie, hanno deciso di trasformare le case più stravaganti e degne di nota in veri e propri musei aperti al pubblico. 

Palazzo Fortuny, nascosto tra i canali e le labirintiche calli veneziane, è una casa museo che celebra l’eclettismo di Mariano Fortuny y Madrazo, artista spagnolo poliedrico del XIX secolo. 

L’atmosfera magica che si respira a palazzo, oltre che dalla sua stessa architettura, è data dalle numerose opere d’arte ivi contenute, dai tessuti raffinati che lo stilista collezionava e amava mostrare alla sua cerchia di amicizie influenti dell’epoca. Un vero Gougou dell’Ottocento.

Il sogno di Gabriele D’Annunzio diventa realtà: sulle sponde del Lago di Garda, il Vittoriale degli Italiani è la dimora incantevole di uno dei più importanti poeti del XX secolo italiano.

La residenza sfoggia giardini suggestivi, anfiteatri e persino una nave, da cui è possibile ammirare una delle viste più affascinanti sul lago, in un’immersione totale nella mente creativa di un folle genio. Menzione speciale al Bagno Blu: una vera salle de bain del desiderio per i Gougou attenti all’interior design.

In questa villa, cultura e bellezza si identificano indissolubilmente in un’architettura neoclassica. Circondata da meravigliosi giardini paesaggistici, ninfei, grotte di statue e serre in stile Liberty, Villa Litta offre uno sguardo privilegiato sulla vita aristocratica dell’epoca, grazie alle sale interne con gli arredi e le collezioni d’arte originali.

Un consiglio per un pomeriggio assolato? Perdetevi nei giochi d’acqua dei laghetti e nel parco che circonda la villa di delizia: l’atmosfera suggestiva saprà ammaliarvi con il suo fascino fin de siecle.

Il Museo Poldi Pezzoli, nel cuore del quadrilatero d’oro di Milano, è più di un semplice museo; è un cabinet de curiosités che incanta i visitatori con la collezione di opere d’arte di Gian Giacomo Poldi Pezzoli.

Il buon Poldi Pezzoli amava raccogliere, nelle sue stanze finemente decorate, porcellane, vetri di Murano e rari oggetti archeologici provenienti dai suoi innumerevoli viaggi. Dalla Sala Gialla allo Studiolo Dantesco, passando per lo Scalone Antico con la fontana neobarocca, il percorso della casa si sviluppa in uno stupore continuo, che raggiunge il suo apice nella terrazza, con vista mozzafiato  sui tetti di Milano. 

Sulle rive del Po, Casa Mollino è un inno all’eccentricità e all’omonimo genio creativo di Carlo Molino. Architetto all’avanguardia, nonché designer, Mollino ha plasmato ogni dettaglio di questa casa segreta, che pare non abitò mai veramente. Insomma, era un divertissement – e come dargli torto.

Si respira un’atmosfera così surreale ed esoterica, che è come se ci si trovasse in una piramide di simboli e giochi di specchi, in linea con la mente di un artista straordinario. 

Appena oltre i colli bolognesi, la Rocchetta Mattei è un castello incantato, rifugio del visionario Conte Cesare Mattei. L’architettura è un mix di stili, dal neogotico al moresco e sembra di vivere in una fiaba.

Leggende narrano che alla Rocchetta si producesse una pozione alchemica speciale, una medicina chiamata “Elettromeopatia”, usata anche da zar e imperatori, nientemeno che la medicina alternativa più praticata al mondo tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Il castello era quindi un laboratorio di curiosità scientifiche, arte e spiritualità. 

Benvenuti, entrate, eccoci nientemeno che a casa del barocco Siciliano. A Noto, la città d’oro, Palazzo Castelluccio è un esempio straordinario di questo stile caratteristico.

Le sale e i giardini sontuosi trasportano i visitatori in una villa dalle mille stanze decorate da maioliche e soffitti affrescati, vasi antichi di fattezze greco-romane e tende finemente ricamate, passando dalla camera azzurra della musica fino alle scuderie. Non vorrete più uscirne, a costo di farvi impagliare per rimanerci dentro.

A Roma, Casa Balla è un omaggio all’arte dinamica del futurismo. La casa museo, appartenuta al pittore futurista Giacomo Balla, è un trionfo di colori, forme e movimento.

Le pareti sono animate da opere che catturano l’essenza dell’arte futurista, e ogni oggetto, dagli specchi ai corridoi variopinti, crea una prospettiva unica come la personalità eclettica del suo proprietario. 

A Palermo, città dalle mille culture, la Camera delle Meraviglie è una testimonianza segreta di eclettismo ed esoterismo.

Ogni stanza è una scoperta, un viaggio attraverso la storia e il mistero di numeri ricorrenti, che si riflette anche negli oggetti stessi, come le sette lampade dipinte su ogni lato della volta e le sette le aperture dell’ambiente. La camera blu con iscrizioni calligrafiche oro e argento vi lascerà letteralmente senza fiato; si tratta di una “camera magica”, un esempio unico nel mondo occulto islamico.

Nel comune di Anacapri, sull’isola incantata di Capri, Villa San Michele era la residenza del medico e scrittore svedese Axel Munthe, che voleva creare una casa piena di luce unendo lo stile liberty alla tradizione mediterranea. E non lo ringrazieremo mai abbastanza per esserci riuscito.

Oggi la villa, ricca di reperti archeologici originali e oggetti particolari, è visitabile insieme ai giardini che offrono una vista spettacolare sul Golfo di Napoli e ospitano antiche colonne romane, fontane e sculture particolarissime. 

A Varese, Villa Panza è un chiaro esempio di villa settecentesca, circondata da giardini all’italiana, è stata trasformata in una casa museo dedicata all’arte contemporanea tra le più conosciute al mondo. La collezione, in gran parte frutto della passione del conte Giuseppe Panza di Biumo, presenta opere di artisti contemporanei di fama internazionale.

Le installazioni interne ed esterne di arte contemporanea sono in netto ma affascinante contrasto con l’architettura storica della villa, con la sua serra dalle ampie vetrate e con il particolare tempio nascosto tra gli alberi in cima ad una collinetta.