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Gourmode cinéma: 10 film indimenticabili

24 Feb 2023 #alamode
Opere iconiche del grande schermo che ci incantano da sempre

by Alessandra Busacca @alessandra_busacca

Racconti sospesi tra fiaba e realtà, sceneggiature avvincenti, estetica impeccabile, inquadrature da acquolina in bocca e cast da Oscar… tra Sofia Coppola e Wes Anderson la scelta si fa ardua.

Quali sono i film più Gourmode di sempre? Quelli che reinterpretano magicamente lo stile di vita gourmet à la mode?

È tempo di prendere posto tra le poltrone in velluto – fila G, bien sûr! – e sgranocchiare i pop corn ancora caldi. Ciak si gira, c’est Gourmode cinéma!

COLAZIONE DA TIFFANY

Manhattan, perle, un little black dress firmato Givenchy e un fragrante croissant: non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro se non elogiare il fascino di Audrey Hepburn, interprete di Holly Golightly. È una sognatrice che si diverte, senza padri, padroni né veri compagni di vita, ad eccezione del suo gatto rosso senza nome, è anticonvenzionale e fedele a sé stessa. Holly non ama la vita ordinaria, preferisce il jet-set e le feste della New York più stravagante e sofisticata. Fino all’incontro con un affascinante scrittore.

COLAZIONE DA TIFFANY di Blake Edwards

GRAND BUDAPEST HOTEL

I fasti di un passato, perfetto e glorioso, come lo sono sempre i ricordi nella nostra mente, rischiano di scomparire al Grand Budapest Hotel, in lenta e inesorabile decadenza. Serviranno collaborazione, uno staff giusto e un fiducioso e lungimirante garzone per salvarne la reputazione. Chi afferma di non aver mai desiderato gli choux ripieni di crema chantilly della pasticceria Mendl’s, preparati dalla dolce Agatha, sta mentendo. Ricoperti di glassa pastello e racchiusi in scatole rosa dal fiocco celeste sono una creazione estremamente Gourmode, non trovate? Sì sì è definitivo, sta decisamente mentendo.

GRAND BUDAPEST HOTEL di Wes Anderson

MARIE ANTOINETTE

Allora, che mangino brioches! Non avrebbe mai rinunciato ad assaggiare un pasticcino di Mendl’s, infatti, la regina Marie Antoinette, una frizzante e bellissima Kirsten Dunst nel film di Sofia Coppola. Tra ostilità e feste in maschera, alla corte di Versailles, la giovane e ingenua sposa di Luigi XVI di Francia, sarà costretta ben presto ad abbandonare le sue amate converse, per scarpe molto, molto più scomode.

MARIE ANTOINETTE di Sofia Coppola 

IL TALENTO DI MR. RIPLEY

Piani per l’estate? Italia. Ischia, precisamente. Ma anche Capri e Procida. Un sogno. Tom Ripley, interpretato da un giovanissimo Matt Damon, è un americano volenteroso e ricco di talenti. Jude Law, nelle vesti di Dickie, è suo coetaneo, ricco e viziato, deciso a non lasciare mai più l’angolo di paradiso che si è costruito in costiera. Così, il padre di Dickie incarica Tom di recuperarlo e convincerlo a tornare negli USA. Ma ben presto Tom, tra locali notturni, gite in barca, invidie e amori, dimenticherà lo scopo del suo viaggio…che si farà sempre più pericoloso.

IL TALENTO DI MR. RIPLEY di Anthony Minghella

I TENENBAUM

Sulle tinte pastello di una New York anni ’70 si susseguono numerosi i flashback di una famiglia prodigio: i Tenenbaum. Se è difficile pronunciarne il cognome, diventa un’impresa comprenderne gli stili di vita grotteschi, che affascinano e lasciano interdetti al contempo. Il papà avvocato, la mamma archeologa e tre figli talentuosissimi: Chas, genio della matematica e della finanza, Richie, campione di tennis e Margot, scrittrice, di cui tutti sogniamo di copiare l’outfit di pelliccia e mocassini e il suo fascino misterioso. Tra topi dalmata, letture sul tetto ed estetica preppy, ogni segreto e ossessione della family verranno a galla. Tanto da far perdere la testa! E pure un dito…

I TENENBAUM di Wes Anderson

UN’OTTIMA ANNATA

Chi non ha odiato Max Skinner (Russell Crowe) nei primi quindici minuti di questo film? Uno spocchioso e arido banchiere di Londra, tutto soldi e carriera. Costretto a un viaggetto in Provenza per vendere l’eredità lasciatagli dallo zio Henry: una tenuta sempre in battuta di sole, in un vigneto rigoglioso. L’incontro con Fanny (Marion Cotillard) e il suo autentico fascino alla francese sposteranno le certezze di Max sull’ago della bilancia dell’amore…

UN’OTTIMA ANNATA di Ridley Scott

THE DREAMERS

Liberté, égalité, fraternité. Il miglior cliché per un ménage à trois. Parigi, estate 1968. Durante l’occupazione della Cinémathèque française, Isabelle (la divina Eva Green) incontra un giovane americano Mattew, e decide insieme a suo fratello gemello Theo (Louis Garrel) di ospitarlo nel loro appartamento. I tre iniziano così una convivenza intima, pericolosa e sfrontata all’insegna dell’amore libero e della rivoluzione studentesca.

THE DREAMERS di Bernardo Bertolucci 

CHOCOLAT

L’unico amore di una donna è un diamante. Ma in questo film valgono di più le pepite di cioccolato. E il sorriso di Jonny Depp, naturalmente. La tranquillità del paese di Lansquenet-sur-Tannes, così religioso, così ordinario, viene presto turbata dall’arrivo di Vianne Rocher (Juliette Binoche) che avvia una magica cioccolateria in tempo di quaresima… Francia e amore sono uniti così da una trama sottile, fatta di libertà e piccanti peccati di gola.

CHOCOLAT di Lasse Hallström

CALL ME BY YOUR NAME

Improvvisa voglia di leggere al sole, addentare pesche succose e tuffarsi in piscina? È l’effetto Guadagnino. Tratto dall’omonimo libro di André Aciman, questo film indaga il primo amore tra due giovani, Elio, diciassettenne, e Olivier, di ventiquattro anni. Entrambi si scoprono e si desiderano per una lunga estate nella pittoresca e chiara città di Crema. Nella villa pittoresca e romantica immersa nella natura, dove il tempo pare fermarsi e i profumi, i rumori e gli amori intensificarsi.

CALL ME BY YOUR NAME di Luca Guadagnino

LOST IN TRANSLATION

“So, what are you doing here?” Inizia così la storia di un’amicizia bizzarra. Un colpo di fulmine in una Tokyo luminosa. In un Park Hyatt decisamente monotono, Charlotte e Bob si incontrano al bancone del bar dell’hotel, dopo una serie di notti insonni a pensare alle rispettive vite, da infelice novizia sposa lei e in crisi matrimoniale lui, star di Hollywood in declino. I dialoghi sono significativi ma criptici. Nessuno saprà mai che cosa bisbiglia Bill Murray nell’orecchio di Scarlett Johansson prima di ripartire per l’America. Sorry not sorry.

LOST IN TRANSLATION di Sofia Coppola

E chissà se ci sarà un sequel, se si sono accese le luci, ma siamo solo all’intervallo e un secondo tempo deve ancora arrivare. Nei nostri cuori Gatto vivrà nove vite, assaggeremo un pasticcino di Mendel’s rigonfio di crema domani a colazione con un calice di Coeur Perdu dello zio Henry, ci tufferemo insieme a Dickie nelle acque cristalline della Costiera Amalfitana e Bob ci sussurrerà “I love you”. Perché siamo un po’ così, cinefili sognatori. Buona visione al Gourmode cinéma!

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