Gazette

J’adore le parfum

1 Dic 2023 #alamode
Vademecum profumato per scegliere e indossare fragranze da veri buongustai

By Clara Nanut e Lisa Bertoni

@gour.mode e @lisa__bertoni

Profumarsi è un’arte sopraffina.

Conoscere le essenze, scegliere le fragranze più adatte a noi, ai nostri gusti, al nostro stile, al messaggio che vogliamo lasciare nella nostra scia, indossare il profumo più adatto all’occasione nel modo più corretto, sono abilità che s’affinano con l’esperienza olfattiva.

Esercitare il proprio naso a captare gli odori che ci circondano, distinguere e riconoscere quelli che percepiamo come più piacevoli, allenarsi con appuntamenti di degustazione in profumeria e non da ultimo farsi consigliare dai più esperti, sono tutti metodi infallibili per profumarsi ad arte.

Allo scopo di lasciarvi questo prezioso vademecum profumato per scegliere e indossare fragranze da veri buongustai, abbiamo scelto di affidarci ad un punto di riferimento non solo per chi i profumi li ama, ma anche per chi li crea.

Campomarzio70 è una storia fatta di passione, condivisa e tramandata di padre in figlio per quattro generazioni. Una passione che nasce in un momento storico d’oro per la profumeria artistica, quello degli anni ’20.

Nel 2003 l’apertura del secondo negozio romano della famiglia in via di Campo Marzio al 70 segnerà definitivamente anche la nascita del brand.

Scoprire e proporre creazioni capaci di trasmettere emozioni autentiche è il mantra del marchio e di Lisa Bertoni, brand ambassador di Campomarzio70, con la quale Clara ha avuto il piacere di fare due chiacchiere profumate mentre Lisa era a caccia di profumi tra les rues di Parigi. Scopriamo con loro “metodi” e curiosità sul magico mondo dei profumi, un botta e risposta sofisticato solo per veri buongustai.

Cara Lisa, sfatiamo i miti: strofinarlo sui polsi, indossare qualche goccia dietro le orecchie, vaporizzarne una nuvola nell’aria e passarci attraverso… insomma valgono ancora queste vecchie regole? E se così non è, come va effettivamente indossato il profumo – su che aree del corpo, svestiti o vestiti… – affinché si esprima al meglio e duri nel tempo? 

La risposta è che non esistono regole, ma ci sono dei cliché storici. Per iniziare, i famosi polsi li eviterei sempre perché spesso vi si portano gioielli – mai spruzzare profumo sui gioielli, in particolare sulle perle! – e sono aree che vengono a contatto con superfici esterne, ragione per cui la fragranza potrebbe variare e gustarsi durante la giornata.

Ricordiamoci che il profumo è un piacere e un gioco e ognuno può indossarlo dove e come vuole.

Ci sono tuttavia dei consigli di base che possono essere utili per non commettere errori.

D’estate eviterei ad esempio le aree più calde del corpo perché il calore può modificare la fragranza. Nella bella stagione evitiamo inoltre il collo e il décolleté perché il profumo al sole rischia di macchiare, è infatti buona regola non indossarlo mai in spiaggia.

D’inverno invece visto che siamo coperti da vari strati, per far esprimere la fragranza al meglio, vanno profumati i vestiti: la fodera della giacca che sfilandola emanerà il vostro eau de parfum, una gonna che si muove nel vento, un cappello a tesa larga, la calda sciarpa di lana da dimenticare accidentalmente a casa di qualcuno…

Come scegliere la fragranza giusta per sé stessi, quali sono gli step necessari da seguire? 

Se non avete le idee chiare è bene per prima cosa affidarsi a delle persone esperte che conoscono quello che vendono, che vi sanno consigliare anche in base a come vi vestite, ai vostri gusti, al vostro stile.

Anche se non siete esperti nel campo della profumeria è bene che osserviate quali sono i vostri gusti olfattivi, gli odori che preferite sentire ad esempio nel mondo della natura e in cucina!

Lasciatevi infine emozionare.

Se invece siete tipi con le idee molto chiare e pensate già di sapere tutto sulle vostre predilezioni olfattive, ma al contempo vorreste provare ad uscire dalla vostra comfort zone, vi consiglio dei piccoli esperimenti. Portate in viaggio con voi un échantillon o una travel size dedicata a quel luogo e a quell’occasione speciale, che vi permetterà di sperimentare e ricordare ancor più intensamente quel momento.

Quali sono le materie prime o le famiglie olfattive più appropriate per le diverse stagioni e per i diversi momenti della giornata? 

Non distinguo necessariamente per stagioni; se vogliamo infatti indossare gli agrumi d’inverno, visto che detto tra noi sarebbero proprio di stagione, o fragranze salate che ci ricordano il mare a gennaio, avanti tutta!

Non distinguo nemmeno per materie prime o famiglie olfattive, ritengo ci siano piuttosto delle essenze che nella loro complessità risultano più adatte a determinati momenti, ad esempio fresca e pulita di mattina, strutturata e avvolgente la sera.

Sono più focalizzata invece sul bon ton del profumo: ricordiamoci ad esempio di evitare profumi pesanti, di quelli che lasciano la scia, proprio al ristorante, dove l’attenzione dei commensali deve essere sulle portate. Fate attenzione alle situazioni e abbiate cura degli altri.

Il layering è oggi di gran voga, ma come si abbinano in maniera sapiente le fragranze per stratificazione? 

L’ABC è iniziare con delle creme profumate oppure con fragranze a base d’acqua o in olio e poi procedere a vaporizzare il nostro profumo in abbinamento. Rinforzata la vostra sicurezza su queste sperimentazioni base, possiamo poi esplorare oltre. Ci sono dei marchi che nascono per proporre questi mix and match ad esempio Hermetica, con le sue Sources, Anomalia e Escentric Molecules.

Come scegliere un profumo, le sue note, in base alla destinazione del nostro prossimo viaggio in modo da poterlo ricordare olfattivamente una volta finito? 

Come dicevo prima, una bella idea è scegliere di provare per l’occasione qualcosa che non avete mai usato sia come esperimento per ampliare gli orizzonti del proprio gusto, sia per ancorare ancor più fortemente quel viaggio nella nostra memoria.

Scegliete inoltre ispirandovi al luogo di destinazione, per la materia prima che vive in quell’habitat naturale o per l’emozione che quella meta vi evoca.

Nei tempi in cui i collezionisti decoravano i loro Cabinet de Curiosités di oggetti mirabili e provenienti da terre lontane che fragranze s’indossavano?

Tra il ‘500 e il ‘700 si indossavano ancora profumi molto naturali a base di legni, fiori e agrumi, come l’acqua di Colonia inventata a fine ‘600. Il profumo era un lusso estremamente elitario e i più fortunati avevano il loro naso di corte o successivamente viaggiavano dai più noti profumieri di Londra e Parigi.

Quali sono secondo Campomarzio70 le fragranze più Gourmode tra le icone e le novità di questo autunno-inverno? 

Nei grandi classici:

Outcast Blue Extrait di Ex Nihilo – un profumo maschile magico, elegantissimo e senza tempo.

Grand Soir di Maison Francis Kurkdjian – per una magnifica serata parigina all’Opéra Garnier.

Tra le novità o le proposte più originali:

Vanilla Powder di Matiere Premiere – una vaniglia che ti scalda e ti avvolge senza essere troppo dolce oppure, sempre per gli amanti della vaniglia, L’Ivree Blue di Ormaie che con la sua vaniglia scura, cacao e rum da vita ad un profumo ipnotico e intimo.

E visto che Gourmode fonde due anime in un connubio perfetto, una proposta di layering non può mancare: Shaman e Jardins Humanistes di Anomalia, un mix che sposa due opposti, il mondo floreale e il legnoso affumicato.

Ed ora, siete pronti a profumarvi ad arte?

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