Gazette

Le Mariage – Gou G(o)uest

15 Lug 2022 #alamode

by Maria Bellotto @thecashmerediaries

Les gou gous, la wedding season è arrivata e ça va sans dire la vera domanda qui non è vuoi sposarmi, ma cosa mi metto?

Si sa, i matrimoni vanno e vengono ma di due cose si parlerà molto a lungo dopo la cerimonia: il menu e le mise delle invitate… abito, escarpins, borsa per il fazzoletto di pizzo con le iniziali (un accessorio irrinunciabile), gioielli, ogni dettaglio deve essere impeccabile – e come ogni gran menu accontentare un po’ tutti, perché non c’è nulla di peggio che aver ricevuto un dress code e non rispettarlo.

Quale che sia il vostro stile, abbiamo redatto un menu à la carte che soddisferà i vostri gusti, anche quelli più gourmand; ma con una sola, fondamentale massima. Ai marriages – sposa a parte – si va rigorosamente lactose-free, ovvero, vietato vestirsi di bianco. Non vorrete certo che vengano a farvi le congratulazioni anzitempo? Quelle horreur!

Le grand Menu Gou Gou per la wedding season 2022

La Golosa

Una cosa è certa dei matrimoni: la golosa troverà pane per i suoi denti. Piramidi di macarons colorati, canapé degni della corte di Francia; chi potrebbe resistere?

E per volteggiare tra forchettine d’argento, piatti Ginori (come ben saprete, il piatto lo si gira – con discrezione) ci immaginiamo un abito lungo, leggero, in verde smeraldo di La DoubleJ, da abbinare alle décolleté essenziali e sofisticate di MiuMiu, per un tocco gold, da pasticceria. L’oliva nel Martini cocktail? Una mini bag coffa di Pescepazzo in rosa fluo, per attirare l’attenzione dei garçons al buffet, ça va sans dire. Per il gioiello, la golosa, come nella vita, sa che non deve esagerare: un paio di orecchini a cerchio con dettaglio in vetro di murano verde, e sarà pronta a brillare. È tutto!

A Dieta

Alcune Gourmode lovers amano il cibo in ogni sua forma, altre selezionano: e la gou gou a dieta lo sa bene. Non è una questione di peso, quanto di physique du rôle. Il suo è uno stile di vita, minimal e chic, sempre e comunque.

E ai marriages la vedremo cedere volentieri il passo all’amica golosa, per concentrarsi solo su quello che davvero merita la sua attenzione. Tranne che nel caso delle ostriche, ma quelle sono proteine n’est-ce pas?

E visto che i suoi sforzi ripagano, questa ninfa dello stile non può non scegliere un wrap dress in una tonalità di rosa che ruberà la scena (ma non troppo, siamo a un matrimonio) di Art Dealer, dal taglio minimal e sofisticato, con manica a sbuffo, ma non troppo. O in alternativa un abito di Self Portrait rosa caramella, con scollo a cuore e una linea dritta semplicemente divina. Ai piedi, un sandalo dorato di Rixo London con tre cinturini, da perdere rigorosamente a mezzanotte – o se ha una predilezione per le scarpe, può sempre perdere un orecchino a goccia in turchese, firmato sempre Rixo; l’altro, per amore di simmetria, basterà nasconderlo nella micro bag di Halìte in raso di seta con un piccolo collare di piume, e cristalli – decadente il giusto, ma senza eccessi.

L’Amante della Cucina Fusion

Con la cucina fusion è così, non si sa mai dove si andrà a finire, e la gou gou che ama sperimentare è sempre una sorpresa, nella vita e nella mise.

Per cominciare, piccante come sa esserlo solo il wasabi giapponese, si presenterà con un completo due pezzi fucsia super bold di Taller Marmo, con tanto di schiena scoperta e frange. E fin qui tutto bene, è un matrimonio civile, dopotutto.

E inaspettato come i nachos sul sushi, ai piedi, con una nonchalance da giocatrice di poker, un sandalo in blush metallizzato di Zimmermann, con tanto di fiocchetto très romantico, che a fine serata viene sostituito da un sandalo alla schiava piatto Antolina di corda intrecciata. Avreste mai immaginato un abbinamento così ben riuscito? No vero? E invece… Il tutto condito, pardon, coordinato con un bangle Medusa di Alighieri, che si arrampica esotico e seducente sul suo polso e una deliziosa borsina di Le Nine che sembra un souvenir del suo ultimo viaggio on the road in Puglia, con delle nappine rosse che fanno sognare estati mediterranee e bagni al largo. Chi non spererebbe di essere seduto al suo tavolo, con una simile mise?

La Schizzinosa

Attenzione mesdames, la gou gou schizzinosa è molto diversa dalla gou gou a dieta, parliamo di due stili agli antipodi.

Questa mademoiselle ama il minimal-chic e aborre gli eccessi, di qualunque tipo. Prosecco? Je suis desolée, il mio stomaco sopporta solo lo Champagne. E dato che si sa, la vera eleganza sta nella “semplicità” assoluta, questa creatura si presenterà al matrimonio della sua migliore amica con un abitino molto bon ton selezionato accuratamente da Vernisse (un brand di nicchia, lei sa) che si rivelerà essere una cascata di seta jacquard vintage di uno storico archivio comasco. Ai piedi? Un paio di deliziose friulane color lapislazzuli di ViBi Venezia, città dove ha lasciato il cuore. Tocco finale? Un girocollo Art Deco consigliato dalla commessa di Madame Pauline Vintage, appena fuori dalla sua comfort zone ma che le stava così bene, un microscopico anellino di Madina Visconti con una gardenia rosso ciliegia e una pochettina dorata di Borbonese scovata da Cavalli e Nastri durante l’ultimo raid di shopping, con quello stile effortlessly sciura chic che le si addice.

L’Amante dei Dolci

E infine, puntuale come la torta nuziale, arriva lei, la gou gou per eccellenza, che aspetta tutto il matrimonio il momento del dolce. Perché diciamocelo, un matrimonio senza una torta, è solo una riunione di famiglia – era così, n’est-ce pas?

Non sarà un fulgido esempio di minimalismo chic come la sua amica schizzinosa, ma l’amante dei dolci l’entrata in scena ad effetto la sa fare, eccome. Per cominciare, arriverà con un abito in chiffon rosa, con una stampa floreale e maniche a palloncino di Luisa Beccaria. O magari, per un matrimonio boho-chic in un vigneto, potrebbe anche optare per un abito Saloni dalla silhouette vintage e un po’ romantica e una fila di bottoncini davanti. Ai piedi spunta una graziosa scarpina flat in satin arancione di Giannico, con applicazione di cristalli. E visto che, come ogni torta nuziale, la gou gou amante dei dolci è un po’ barocca, non poteva non scegliere la Chloe mini di Rosantica, dalle forme e dai volumi super femminili. Ultimo dettaglio, gli orecchini asimmetrici Epica in pendant, sempre firmati Rosantica.

E dopo la torta finale, si abbassano le luci, si riempiono le coppe e we dance the night away, come si suol dire. Ogni gou gou ha il suo stile, ma una cosa è certa, sanno sempre spiccare nella folla di un matrimonio, ma con classe e discrezione.

E sperando di avervi dato degli spunti per sopravvivere alla prossima wedding season, godetevi i confetti, attenzione al lancio del bouquet e à la prochaine!

Bisous

Potrebbe
interessarti

Le Rendez-Vous avec Alice Pons
Gazette
Gourmode Galateo
Gazette