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Le Rendez-Vous avec Carola Braggio

22 Nov 2022 #voyage
Langhe, ricordi d'infanzia e molto buongusto

Il nostro Rendez-Vous inizia con un tintinnio di calici brioso e frizzante. Protagonista indiscussa? La nostra ospite Carola Braggio, nata e cresciuta tra le colline in cui si producono i più famosi vini piemontesi.

La passione per il vino l’ha fatta innamorare perdutamente dello Champagne e l’ha portata oggi a lavorare per i “cugini francesi”. Nonostante ciò, l’attaccamento all’enogastronomia della propria terra natia resta viva nel suo cuore.

La storia della nostra cara amica Carola, responsabile marketing della Maison Veuve Clicquot, dopo oltre quattro anni di esperienza in Krug e in altri brand di Moet Hennessy, è innanzitutto una storia di passione, di ricerca del bello, di curiosità, tra vino, cibo ed esperienze che lasciano il segno.

Lo speciale del giorno del nostro Gourmode Menù è ispirato ad un luogo di dolci colline in cui scorrono fiumi di vino accompagnati dall’inebriante e caratteristico profumo di tartufo: le Langhe. Assaporiamo la proposta del dì, perlustrando la zona e immaginiamo nel mentre il nostro prossimo weekend!

Buon pomeriggio Carola! La tua terra natale, l’infanzia colorata dal foliage oro, arancio e magenta, l’atmosfera fiabesca ed il richiamo incontrastato della natura, hanno svolto un ruolo fondamentale nella nascita della tua passione per il buon vino e il buon cibo e nella scelta di trasformarla in una professione? Sgranocchiando delle fragranti nocciole tostate, annotiamo del tuo legame con il Piemonte.

Carola – Sì, sicuramente sì, il rapporto con la mia terra natale è stato fondamentale nel creare la mia passione per il vino e il mondo dell’enogastronomia in generale. Sono nata a Torino ma sono cresciuta a Nizza Monferrato, luogo che assieme alle colline dell’astigiano e delle Langhe è divenuto patrimonio dell’Unesco. In questa zona delle Langhe e del Monferrato, si producono i vini tra i più famosi al mondo quali: il Baroloil Barbaresco ed il Nizza stesso, DOCG 2016 tipica della mia zona ovvero Barbera d’Asti superiore con un invecchiamento particolare.

Nascere e respirare l’atmosfera di questo territorio, mi ha permesso di coltivare questa grande predilezione per il vino, legata anche alla mia famiglia che possedeva un’azienda. Durante il mio periodo universitario alla Bocconi di Milano, dove ho avuto modo di conoscere anche Clara, founder di Gourmode, ho declinato il mio desiderio di dedicarmi al mondo fashion & luxury in corsi di sommelier. Ho frequentato l’École de Champagne, con specializzazione vini e champagne, indirizzandomi, dopo la laurea, ad entrare in Moet Hennessy, divisione wine & spirits del gruppo LVMH, inizialmente in stage su Dom Pérignon, Ruinart e Veuve Clicquot e poi come brand manager prima di Krug e successivamente di Veuve Clicquot, storica Maison di Champagne. Nonostante adesso io sia adottata dai “cugini francesi”, tornare a casa e trascorrere il weekend tra Langhe e Monferrato, rimane una delle mie attività preferite.

Vi vorrei menzionare un piacevolissimo ricordo di infanzia, legato al Ristorante Guido da Costigliole. I miei genitori ed i miei nonni mi hanno sempre portata al famoso Ristorante degli Alciati, ubicato a quei tempi a Costigliole d’Asti, a vedere la Signora Lidia, famosa per i suoi agnolotti, di cui io ammiravo ogni fase di produzione, Guido, il suo fondatore, il figlio Ugo, allor pasticcere, e gli chef. Insomma il mio incontro con vitello tonnato ed agnolotti è stato fatale e da allora è amore! Ancora oggi, per me, gli agnolotti della ricetta di Lidia sono i migliori al mondo!

Dispensare deliziosi consigli è la tua peculiarità e i nostri gou gous lettori hanno l’acquolina in bocca! Come prima portata, ti chiediamo di rivelarci i tuoi must taste tra ricette, piatti tipici e ristoranti dove degustarli.

Carola – Come già anticipato, il Piemonte ed in particolare Langhe e Monferrato, sono famosi per alcuni piatti iconici: primo tra tutti è il vitello tonnato, il secondo tra gli antipasti è l’insalata russa, entrambi esistenti in differenti rivisitazioni, ed assicuro che nella maggior parte dei luoghi sono strepitosi! Miei suggerimenti di posti del cuore per degustare un buon vitello tonnato e della squisita insalata russa sono rispettivamente La Piola ad Alba, il bistro di Piazza Duomo,il 3 stelle di Enrico Crippa mentre Osteria More e Macine a La Morra per l’insalata russa. In questi luoghi le ricette della tradizione sono eccezionali! Per gli agnolotti, miei preferiti, quelli della ricetta di Lidia, oggi possono esser assaporati sia al Ristorante Guido a Fontanafredda con Ugo Alciati chef e Piero Alciati e sia al Ristorante Guido da Costigliole presso il Relais San Maurizio dove ci aspetta invece Andrea Alciati. Consiglio riguardo a dei buoni agnolotti è la Locanda del Sant’Uffizio, ristorante di Enrico Bartolini a Cioccaro di Penango, lo chef è Gabriele Boffa, pure lui ha prestato il suo servizio da Guido, ossia scuola Lidia, quindi una garanzia! Chicca riguardante gli agnolotti? Sono tipici in due versioni: agnolotti al sugo d’arrosto e agnolotti al tovagliolo. Gli agnolotti al tovagliolo sono messi a cuocere semplicemente in acqua salata, scolati, posati sul tovagliolo e da mangiare rigorosamente con le mani, un po’ come le ciliegie che una tira l’altra!

Da non dimenticare il tema formaggi piemontesi, riconosciuti per il loro straordinario sapore, di cui vi menziono l’indirizzo dove recarvi, La Ciau del Tornavento a Treiso, qui dallo chef Maurilio Garola potrete ammirare i panorami sensazionali delle Langhe e visitare una tra le cantine più belle dell’Italia e del mondo. Oppure valida alternativa Borgo Sant’Anna a Monforte dallo chef Pasquale Laera, comun denominatore vista incredibile e chicche da non perdere!

Un posto semplice rinomato invece per il suo cibo genuino ed una bellissima vista è La Terrazza da Renza a Castiglione Falletto, mentre indirizzo storico vicino a Nizza Monferrato, a Calamandrana, per mangiare il bollito misto alla piemontese in modo egregio è la Trattoria Da Bardon.

Per il dessert? Come non ricordare il Bunet, il budino al cioccolato versione piemontese per via della presenza degli amaretti e i mitici baci di dama con la farina di nocciole. Pasticceria Marabotti a Nizza Monferrato nella sua sede storica è da segnare per i baci di dama.

I tuoi  luoghi gourmet à la mode preferiti, in questa paradisiaca terra del vino?

Carola – Luoghi gourmet à la mode, per via del design e dell’eleganza, sono l’Osteria Campamac a Barbaresco aperto dallo chef Maurilio Garola con focus sull’affinamento della carne e Palas Cerequio della famiglia Chiarlo, produttori di vino, vicino a La Morra, davvero splendido.

In autunno, la nostra parure si tinge di “oro bianco” ed il naso più sopraffino scova il diamante della cucina. Dove far la migliore degustazione di tartufo?

Carola – In tutti i ristoranti precedentemente menzionati sicuramente sì, in particolare da La Piola ad Alba e da Osteria More e Macine a La Morra. Visto che in questo periodo è famosa la fiera del tartufo ad Alba, consiglio gourmode è di recarvi personalmente per acquistare i vostri tartufi, prepararli e mangiarli a casa. Per questa ragione vorrei menzionarvi delle ricette da realizzare, ricordandovi che più il piatto sarà semplice, maggiormente si potrà percepire il suo sapore! Il tartufo si sposa bene sia con piatti freddi, sarebbe ideale quindi la carne cruda quale la battuta di fassona oppure il carpaccio, sia con piatti caldi con componente d’uovo per un duo ideale. Le uova in generale, l’uovo al tegamino, la fonduta di fontina preparata con il rosso d’uovo, i tagliolini all’uovo conosciuti dalle mie parti con il nome di “Tajarin“, i plin ripieni di fonduta oppure per un abbinamento davvero ricercato ottima una grattata di tartufo sul gelato alla crema. Una delizia!

Esperienza altrettanto entusiasmante e memorabile riguarda la ricerca del tartufo, fortuna sarebbe quella di conoscere un “Trifulau” ricercatore del tartufo in dialetto piemontese, parola derivante da “Trifula” nome del tartufo appunto, vedendo davvero in prima persona come avviene quest’attività!

Attività speciali, appuntamenti segreti, castelli da fiaba e altre location da scoprire nella nostra meta di stagione, iniziative culturali, artistiche e tanto altro! Con taccuino in pelle alla mano siamo pronti a disegnare la nostra mappa da veri insider.

Carola – Iniziare il percorso da Alba è una buona idea per andare a visitare la fiera del tartufo e camminare per la città davvero ricca di angoli da scoprire. Successivamente in auto, dirigendosi verso la zona di Serralunga e Barolo, si attraversa un mare di vigneti che offrono scorci unici. Una foto d’obbligo va fatta verso La Morra dove si trova la famosa chiesetta colorata del Barolo, creazione di Sol Lewitt e David Tremlett, di proprietà della famiglia Ceretto, che spicca con i suoi dipinti in mezzo alle vigne. Viste ancora queste giornate di sole, fare un giro tra i vigneti con l’e-bike vi permetterà di sentirvi parte del paesaggio tra stradine sterrate e viti, senza faticare troppo, godendo di viste mozzafiato. Altri suggerimenti sono i castelli intorno ad Alba, numerosi, tra quelli più affascinanti ricordiamo il Castello di Guarene, il Castello di Serralunga, il Castello di Grinzane Cavour, la Torre Castiglione Falletto ed il Castello di Barolo che spicca tra tutti.

Da navigati esploratori alla costante ricerca dell’outfit perfetto per ogni occasione, rivelaci cosa mettere nella gou gou valigia per una gita fuoriporta nelle Langhe.

Carola – Chi mi conosce sa che io indosso solo vestiti e gonne, quindi anche in Langa non rinuncerei ad un bell’abitino! Secondo me il pezzo ideale è un paio di stivali, con un tacco comodo che consenta lunghe passeggiate per esplorare la zona, un vestitino abbinato ed un foulard al collo come accessorio très chic! Degli Hunter saranno perfetti per scoprire i vigneti e perdersi lungo le distese delle viti!

Chic ed eleganza sono le parole d’ordine servite sulle nostre tavole quotidianamente, assieme ad un calice spumeggiante. Ogni giorno rivesti un ruolo brioso, svelaci interessanti e divertenti curiosità della tua veste da Lady Champagne, stupiscici!

Carola – Esatto, ogni giorno per me è una sfida con il “bicchiere in mano”! Le bollicine fanno parte della mia quotidianità e quindi per lavoro sono sempre nel mondo Champagne, Clicquot nello specifico adesso, ma nella mia vita privata adoro i vini rossi, forse sempre per il legame che mi unisce a queste terre! Un calice di vino rosso è per me immancabile! Curiosità sullo Champagne? Ci sono tanti aneddoti, tra quelli che mi piace raccontare di recente ci sono vari episodi legati a Madame Clicquot. Non tutti conoscono lei, grande dame dello Champagne, proprio come veniva definita, per me e per noi prima vera imprenditrice dell’epoca moderna, in quanto rimasta vedova a 27 anni, nel 1805 in un periodo storico in cui le donne non potevano neanche aprire un conto bancario, ebbe il coraggio e l’audacia di portare avanti un’azienda vinicola e di fare del suo Champagne uno tra i più famosi del mondo. Lei è stata una grandissima innovatrice, è sua l’invenzione dello Champagne millesimato e di quello rosé. Mi piace ricordarla come un grande omaggio alle donne, alle imprenditrici e alle donne con stile perché lei per prima ha voluto dare un certo fascino ed uno style anche alle bottiglie, ideando l’etichetta gialla e mettendo i nastri attorno a queste ultime, distinguendo le sue etichette rispetto alle etichette bianche dell’epoca. Era una sorta di foulard messo come al collo delle donne. Ancora oggi infatti il nostro Champagne vintage ha una sorta di collarino attorno alla bottiglia, proprio per ricordare questi nastri gialli che lei metteva ai tempi.

Il nostro Bunet è servito. Per concludere questa appetitosa chiacchiera con un goloso dessert, siamo interessate a scoprire i trend e le novità del mondo food & beverage che attendono noi Gourmode Trendsetters.

Carola – Sicuramente il periodo del Covid ha avuto anche dei risvolti positivi perché le persone comunque durante il lockdown hanno iniziato a bere meglio e a scoprire i prodotti di grande prestigio e quindi anche successivamente hanno continuato a richiedere ciò. Quindi il trend è relativo al consumo di prodotti di alto livello, il consumo anche a casa è risultato esser cresciuto oltre al consumo nei ristoranti, in quanto le persone amano ritrovarsi con gli amici; e proprio per il piacere di stare insieme un’altra novità è sempre più quella di incontrarsi in modo informale o scoprire luoghi in cui non si debba per forza esser super incravattati, ma un posto dove potersi godere il momento in una situazione conviviale. Si svilupperanno sempre più locali di questo tipo, dove godere di musica e divertimento già durante la cena e non solo nel post serata. Proprio a proposito della musica, un’altra tendenza è la passione per il karaoke perché le persone hanno scoperto amare il genere revival anni 70′, 80′, e 90′. Noi lo abbiamo potuto notare quest’estate con i nostri clienti in Costa Smeralda o in altre zone costiere o destinazioni estive, qui il piano bar, il ritorno agli anni passati, anche per i giovani, è molto apprezzato rispetto magari al classico deejay. Clicquot tra l’altro ha proprio questa visione retro chic e per il brand è davvero molto indicato questo tuffo nel passato. Un posto che sento di consigliarvi in tal senso è il Belmond Hotel Splendido di Portofino, qui, il pianista Vladi Gatto, personaggio storico dell’hotel, poliglotta e grande intrattenitore delle folle, fa divertire tutti con la sua musica, invogliando gli ospiti a cantare, per il 90% stranieri, con un modo di fare d’altri tempi.

Per concludere questo meraviglioso Rendez-Vous, ti chiediamo una frase che vorresti dedicarci, da condividere con i nostri gou gous, che senti possa appartenerti, relativa al mondo wine o al tuo lavoro.

Carola – “Fai del tuo lavoro una passione e non lavorerai un solo giorno della tua vita” perché per me è davvero così! Questo mondo è la mia passione ed è il lavoro più bello del mondo!

Pronti per partire alla volta delle colline piemontesi e a brindare alla prossima avvenutura gourmet à la mode?

À bientôt!

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